Quotazione oro in caduta libera: continuano i ribassi

L’oro continua la sua costante discesa dai massimi a 1.900 dollari l’oncia raggiunti a settembre 2011.
Il sell-off dell’oro di questa mattina ha rotto un’importante barriera al di sotto di quota 1.100 $ l’oncia per la prima volta in cinque anni, innescando gli stop-loss, che gli investitori posizionano per limitare le perdite grazie alla vendita automatizzata raggiunto un certo livello, il che ha causato un crollo del prezzo ancora più veloce ai minimi di 5 anni.

La quotazione dell’oro ha chiuso per l’ottava seduta di fila in forte ribasso. Il future con scadenza agosto ha perso al Comex il 2,2% a $1.106,80 l’oncia. Si tratta del più basso livello dal 30 marzo del 2010.

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I timori relativi ad una svolta monetaria negli USA sono ulteriormente aumentati. Il presidente della Federal Reserve ha dichiarato di stimare sopra al 50% le probabilità che l’istituto centrale possa i tassi di interessa a partire da settembre. Un aumento del costo del denaro è negativo per l’oro perche riduce i rischi di inflazione e rafforza il dollaro, quindi la quotazione dell’oro ne subirà delle evidenti ripercussioni.

La crescente aspettativa di un rialzo dei tassi ha continuato a spingere il dollaro. Il Dollar Index è salito fino a 98,09 punti, da 97,94 punti di venerdì. Un dollaro più forte penalizza le materie prime denominate in dollari, come l’oro, perchè le rende più care per chi possiede altre divise.

L’economia cinese non mostra segni di ritorno ad una crescita rapida, e quando i tassi di interesse negli Stati Uniti saranno finalmente rialzati, gli investitori allontaneranno i propri fondi dall’oro approfittando del differenziale dei tassi della Fed con quelli delle altre banche centrali. Guardando al lungo periodo, il prezzo dell’oro potrebbe scendere ancora più in basso.