Lingotti o certificati? Consigli per investire nell’oro
L’oro ogni periodo torna ad essere periodicamente un cosiddetto bene rifugio molto richiesto. Negli ultimi mesi la domanda di oro da parte delle Banche Centrali europee e mondiali e degli investitori professionali (in gran parte banche e società finanziarie di investimento) ne stanno acquistando grandi quantità da conservare nei loro caveau.
Come investire in oro? E’ meglio investire in lingotti o certificati?
Il modo più semplice per puntare sull’oro è acquistare fondi o certificati specializzati; oppure Etc (Exchange Traded Commodity), che sono strumenti quotati che possono investire tutto il patrimonio anche in un’unica materia prima. La maggior parte di questi prodotti utilizza derivati, cioè contratti finanziari legati all’andamento della quotazione del prezzo dell’oro; altri invece mettono in portafoglio oro fisico e sono preferibili, perché rispecchiano più fedelmente il suo valore. Investire nell’oro di carta è comodo e veloce, ma comporta numerodi rischi aggiuntivi: oltre a quelli tipici dello strumento che si sceglie, si può incorrere nel rischio di insolvenza dell’emittente, come nel caso degli Etc.
Dall’anno duemila, a un risparmiatore privato italiano è permesso detenere anche oro non lavorato. I lingotti d’oro possono essere di diverse dimensioni ma il loro valore al grammo è inversamente proporzionale al peso. In sostanza c’è un costo di conio legato ad ogni singolo lingotto. E’ consigliabile l’acquisto di lingotti da investimento del peso di circa 12,5 Kg; si tratta di lingotti acquistati nei mercati regolamentati dell’oro e rifiniti da un raffinatore autorizzato. Questi lingotti hanno un numero di serie, almeno il 99,5% di purezza e un peso certificato ufficialmente. Il processo di verifica è chiamato “saggiatura”.
I lingotti che passano questo severo test di verifica sono classificati come lingotti Good Delivery dal mercato professionale dell’oro e mantengono lo status finché sono conservati all’interno di caveau accreditati nel mercato riconosciuto dell’oro (in genere banche e altri intermediari autorizzati). All’interno di questo mercato, viene registrato ogni spostamento di un lingotto tra caveau autorizzati. Così si crea la catena dell’integrità, che si spezza quando il lingotto esce dal caveau autorizzato; per esempio qualora venga ritirato dal risparmiatore e depositato in una cassetta di sicurezza. L’oro che rimane all’interno del mercato viene venduto a un prezzo più alto, dopo aver subito un processo di quotazione dell’oro, perché gli acquirenti professionisti lo accetteranno al suo valore in quanto è considerato attendibile e senza rischi. Viceversa, se un lingotto lascia il sistema dei caveau autorizzati, perde la garanzia di purezza e rischia di svalutarsi, pena il costo di una nuova saggiatura a carico del possessore.
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